Kastron Bizantino e Fortezza del Guiscardo
Arroccato su uno sperone di roccia alle pendici del Pollino, questo piccolo borgo si trova tra la piana di Sibari e la foce del fiume Sinni. Nell'ultimo secolo la popolazione di Oriolo si è dimezzata, ma dagli anni Cinquanta il borgo è riuscito a mantenere un flusso turistico costante, grazie anche al teatro all'aperto La Portella. La recente ristrutturazione del principale simbolo del borgo, il Castello Aragonese, fa parte di un progetto dell'amministrazione comunale proattivo e deciso a salvare il borgo dal declino. Le origini remote del borgo sono testimoniate dal suo antico nome greco-bizantino, Orzoulon, uno dei 25 borghi che la potente città di Sibari possedeva all'apice del suo splendore. Le torri di avvistamento costruite sulle rive dell'Alto Ionio avevano lo scopo di segnalare l'arrivo dei pirati. Il castello divenne un rifugio fino alla fine del XVII secolo. Nel 1693 un terribile terremoto colpì Oriolo, ma la struttura urbana del borgo resistette. Di fronte al castello sorge la Chiesa Madre, dedicata a San Giorgio, di origine normanna, come dimostrano i due leoni posti a guardia della porta centrale, risalenti al 1264. All'interno, da vedere la statua lignea quattrocentesca della Madonna con Bambino e l'altare ligneo barocco.